L’operazione è andata in porto lontano dai riflettori e la fanfara.
“Lunga vita al re”, usa dire in Inghilterra, “lunga vita al mister” diciamo dalle parti di Formello.
Schhhh, silenzio e “chi se move è ‘na paglia”…. in gran segreto il tecnico piacentino ha firmato il rinnovo. 
Avrebbe potuto aspettare tante cose; la fine del campionato e magari lo Scudetto per chiedere più money, che venissero assecondate le sue richieste, invece ci sono state novità molto importanti ieri arrivate direttamente da Il Messaggero. 
L’allenatore, si è letto, ha firmato il prolungamento con club biancoceleste a 2,5 mln con la Lazio ed è già tutto nero su bianco.
La corte spietata e l’insistenza del sor Claudione hanno vinto al tavolo della trattativa, ringraziamenti e la promessa di rivedere il rinnovo sino al 2023 in caso di nuovi miracoli.
Ci sono volute due riunioni, nel corso della prima era arrivato l’ok e con la seconda sono stati stabiliti gli accordi.
500 mila euro di bonus in caso di Scudetto e non solo, scatterà infatti automaticamente nel nuovo contratto un premio che lo porterà per altri tre anni oltre i 3 mln. Proprio per questo i documenti non sono stati ancora depositati.
Cosa manca adesso?
Sin dall’anno scorso, anzi per essere chiari è meglio dire “già sul finale del precedente campionato salvato dalla Coppa Italia”, era stato palesato l’obiettivo unico per il 2020: la qualificazione in Champions League.
Le mire dei biancocelesti però, nel tempo sono cresciute a dismisura e sono arrivate alla conquista del titolo nazionale.
Comunque andrà a finire questa stagione bombardata dal coronavirus e storica negativamente parlando, Simone Inzaghi non perderà la motivazione.
La Lazio ha promesso tanto ai suoi tifosi e forse tutti se ne sono resi conto.
Ha alzato l’asticella e se il Tricolore venisse mancato adesso, l’ispirazione potrebbe arrivare per il tecnico nel 2021.
Più potrei sul calciomercato che non sarà più solamente terreno fertile per Igli Tare, ma metà dell’opera spetterà a Simone Inzaghi, soprattutto potrà esprimere la volontà di trattenere i “big” chiedendo uno sforzo alla società.
Sforzo che Lotito sta già compiendo da un anno avendo sensibilmente alzato gli ingaggi dei suoi ragazzi.
Tra 12 giornate supererà , forse, la storia biancoceleste potrebbe essere scritta, quella del mister anche visto che supererà Zoff in panchina. 
Buoni sentimenti hanno animato il piacentino sì, ma anche quella irripetibile occasione di ripercorrere i fasti di un passato che oggi sembra lontano, o forse non troppo.
Comunque vada a finire “Er campionato der coronavirus” non sarà la fine di un ciclo, ma un trampolino di lancio. 
12 GIORNATE
12 obiettivi da centrare, 12 finali e tutta la rosa coinvolta. Nessuno rimane indietro e nonostante la posta sia altissima, si ha bisogno della massima serenità sino alla fine dell’estate. 
Intanto i piani della società capitolina rimangono “a cielo aperto”.
Lo Scudetto è possibile, per questo Inzaghi non perde tempo e studia come abbattere 12 rivali, tra cui Juventus e Napoli che non vuole mollare la zona Champions, il Napoli all’ultima giornata al San Paolo.
Tutto deve essere perfetto in ogni dettaglio, la prossima sono in programma allenamenti serali per abituare i giocatori ai nuovi orari delle partite.
Il compito più arduo per il mister, sarà la gestione della rosa e proprio per questo crocevia passeranno 12 interminabili giornate, racconti interminabili di minuti interminabili.
Inzaghi sta cercando di tenere alto il morale ascoltando i suoi ragazzi, proprio per questo si è opposto al ritiro una settimana prima della ripartenza del campionato. 
12 giornate e poi il futuro….
Che la società abbia trovato finalmente l’ambizione dopo aver assaporato la vetta?

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